domenica 25 marzo 2007

c'è qualcosa nascosto sul fondo dell'anima.Una strana certezza che mi porta al domani con un sorriso e mi fa guardare il passato plasmando un'espressione di estrema felicità...(r)esistere,continuamente? Ciò che vedo ora è un uomo stanco che calpesta il suolo di un deserto,un pavimento fatto di granelli di sabbia,piccoli ciottoli levigati dai millenni e dal vento che mai ha smesso di cessare...il colore che domina è un unico,monotono giallo, che ricopre la pelle del viandante, confondendolo con la piana ventosa.Ma il giallo offusca anche il cielo,un cielo limpido eppure opaco; soleggiato ma troppo ardente per lasciare passare le frecce degli sguardi.Nuvole sporche e lente solcano lo spazio celeste(pardon,giallo) verso un bassissimo orizzonte che non nasconde nulla...è proprio ciò che pensa l'uomo:"davanti a me non ho nulla...perchè dovrei continuare per questa via?"...la sua calma e l'ironia,insieme a tutto ciò che costituiva la sua forza lo hanno ormai abbandonato per far spazio a miraggi di disperazione...cammina con i piedi larghi,un braccio, ed i vestiti laceri.I passi si fanno pesanti,barcolla.NO RESISTI.RESISTI.RESIsti resisti...ormai il suo incedere è un barcollare in attesa di cedere alla fatica(di quel deserto che è la vita)..."crolla"."avanti, buttati a terra;non ti rialzerai mai più...lo so che lo sai...accetta il tuo inferno"cade,crolla,stramazza.Un tonfo sordo, il rumore delle ossa forti e robuste sulla sabbia arroventata.Il giallo lo inghiotte. Morirà, così. "Lo so bene.Non sarà poi tanto peggio l'inferno del deserto in cui mi trovo...almeno avrò una possibilità su qualche miliardo di poterla rivedere nel mio stesso Girone...chissà,magari ci incastoneranno nella stessa colonna o ci affogheranno nella stessa pece...darei qualsiasi cosa per un inferno del genere"...silenzio,ora...muori con la consapevolezza di farlo...muori vuto..muori solo...

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