sabato 30 ottobre 2010

sala da pranzo, giorno

è come spiare un enorme uomo giallo,
mentre disturba la tua grazia,
che nemmeno la più orrenda delle musiche
potrà turbare.

e mi diverto a spiare come dipingi di tinte dorate e bluastre,
respingendo tutto il male che non ti capiterà mai al mondo,
una sciatta inesistenza
al sapor di carote.

ma ecco,
è troppo tardi,
tu svanisci di nuovo e con te,
tutto ciò di bello che mi sarebbe potuto suceedere
in un autunno con molte vittorie
e poche pretese.

mercoledì 27 ottobre 2010

Pensavo...

So un sacco di cose, su di te.
Eppure non ci parliamo quasi mai.
Ma soprattutto non ci parliamo mai davvero.

é strano come basti un consiglio, dato per caso,
da qualcuno che conosci poco ma a cui tieni,
per cambiare il tuo bioritmo.

...ma non sputeró sui miei giorni per te,
...non perderó le mie notti per te. (lo sto giá facendo)
...non canteró la stessa canzone, per ore ed ore ed ore,
sperando che tu mi possa sentire, al di lá di troppi muri.